3 gennaio 2007

che schifo

Per eccessivo zelo,forse per casualità mi vuoi ricordare che tutti i gatti sono grigi.
Interiorizzo in quel modo bizzarro e scelgo dal mazzo la carta meno peggio.
La guardo. Me la rigiro tra le mani come se fosse una risposta.
Ma la verità, mio caro Sam è che non tutti i gatti sono grigi, e che questo sette di quadri non è un’ alternativa. La butto via.
Gioco a fare il circo.
Odore di segatura lievemente pulita.
Chiuso. C’è puzzo tremendo di chiuso.
Di popcorn caduti per terra e pestati. Di capricci infantili.
Cuccioli di tigre narcotizzati che diligentemente accompagnati diventano co -protagonisti di una fantastica foto da appendere in salotto.
Ho male.
Ma a quanto pare non trovo né medicina né causa.
Un epidemia. Fumo grigio inspirato distrattamente e conseguenze.
16.25 orario insolito per far squillare il telefono.
Ma la verità è che quando le briglie vengono strappate dalle mani tutti diventano colpevoli.
Punta di compasso e semicerchio tracciato:anfiteatro bidimensionale e plotone d’esecuzione.
Gettatemi pure in pasto al leone più affamato.
Il solito tendone, il solito rivolo di acqua sporca.
I soliti commenti che non vengono compresi.
Andava meglio quando Leon ripeteva a tutti noi
Che sarebbe stato meglio lasciar trainare i carri dagli uomini
Non più dalle bestie.
Proprio nell’istante in cui il sipario è ancora chiuso.
Chi l’ha detto che lo show deve andare avanti?
Sono finiti certi romanticismi,
certe coerenze tipicamente retrò.
Basterebbe stringere una ad una le mani di quegli impostori e
“Ci scusiamo per l’imperdonabile imprevisto!” e biglietto rimborsato.
La psichedelia non è più cosa mia
Mi siedo sul seggiolino in punta alla fila A corridio centrale..
È tardi per iniziare, troppo presto per finire.
Fumo.
Mi piace respirare questo posto quando non ci sono clienti né esercizi di preparazione.
Piaceva anche a Luise.
Che se ne andò dicendo piove ogni tanto anche dentro di me.
No,non è caduta dal trapezio come molti vogliono far credere
Il melodramma ha sempre fatto audience, e le mani si stringono più compassionevoli quando il motivo di piangere è così tradizionale. Così plateale. Poco originale.
No.
Luise se ne è andata perché era ora di andarsene.
Perché spendeva troppo tempo nel far andar via dai vestiti quel puzzo di chiuso che ti guasta i polmoni come un cancro. Peggio.
La verità è che non sparo più come una volta.
La mia barba si dirada e mangio sempre meno proteine.
Sputo sempre,ma non sono scontroso né maleducato.
Non sono cattivo,ma non sono buono.
E tra il bianco e nero dico grigio.
Proprio come tutti i cazzo di gatti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sarà,elsi cara,ma a me piace.